M O R O S I N 1 fettuoso interessamento con ciascuno dei patrizi venuti a salutarlo; si presentò quindi sulla tolda della nave al cospetto della folla che si era adunata sulle rive attendendone lo sbarco. In quell’istante medesimo, la porta immensa della chiesa di San Nicolò si spalancava e ne usciva, nelle vesti pontificali, l’abate rettore dell’ordine cassinense col clero minore. II Doge scese allora a terra preceduto dalle truppe delle galere e dalla corte e si avviò, col seguito dei consiglieri e del-gli ambasciatori, al tempio vasto ed austero, nel mezzo del quale si inginocchiò e recitò con sincera devozione le preghiere di ringraziamento al Sacramento. Poi si recò a riposare brevemente, finché giungesse la Signoria sul Bucintoro, nelle stanze preparate per lui in convento. IV Il Bucintoro, partito intanto a sua volta da San Marco vogava veloce verso il Lido. Vi avevano preso imbarco la Signoria e tutte le cariche della Repubblica, meno due consiglieri ed un capo di quaranta rimasti alla custodia del palazzo; e si traeva dietro, a rimorchio, una lunga fila di peote con i famigliari dei magistrati e col patriziato della capitale. Il suo tragitto, accompagnato dalle salve delle artiglierie e dagli spari degli archibugieri, aveva rianimata l’attesa 22