Vili. — IL SECONDO PROCESSO sona di lui ma estenderlo anzi a tutti coloro che si trovavano alla resa di Candia; a responsabilità appurate, il castigo sarebbe intervenuto equo ma pronto anche contro il Morosini, e la lode del mondo avrebbe allora coronato il senno e la giustizia della Repubblica. Le proposte di Michele Foscarini furono approvate all’unanimità. Le votarono gli amici di casa Morosini e del procuratore, sicuri in cuor loro che Francesco sarebbe uscito come un trionfatore dalla inquisizione sulle vicende di Candia; le votarono i nemici per non apparir partigiani, piuttosto che zelatori della verità e dell’interesse dello Stato. Antonio Correr comprese quel giorno stesso di aver definitivamente perduta la partita con tanta acrimonia, ma con tanta leggerezza da lui ingaggiata e rientrò nell’ombra dond’era uscito rumorosamente, con chissà quali aspirazioni.