IX. — LA SECONDA ASSOLUZIONE vano ai veneziani; le trattative avviate sul posto non impedivano scontri cruenti; Sbrovazzo e Dernis erano stati occupati di sorpresa; altre guarnigioni avrebbero subito sorte eguale senza interventi energici del procurator generale Barbaro. Province che la guerra aveva salvate alla Dominante stavano per essere perdute in regime di pace. Avvenimenti siffatti non solo illuminavano la saggezza che aveva ispirato Moro-sini nel convertire la resa di Candia in un trattato che salvava le forze di terra e di mare della Repubblica, ma richiamavano gli animi dei migliori alla realtà, e avvertivano il pericolo immenso che sovrastava su Venezia se si perseverava nel sistema di demolire col pettegolezzo e di far cadere con i tranelli gli uomini che più affidavano. Il popolo, il anale durante la presa di posizione di Antonio Correr aizzato contro il capitano generale, era giunto fino a tumultuare in piazza con grida di morte, adesso parteggiava per lui. Dopo otto mesi di indagini il Senato proclamava l’innocenza di tutti gli inquisiti Così aveva fine « un lungo negotio principiato « con aspetto di zelo, proseguito con passione, « terminato con giustizia; esibendo un grande (( esempio della moderazione degli animi e del « vigore del governo, mentre nè l’autorità dei cit-« tadini, nè la forma insolita con che principiò 183