M O R O S 1 N I truppe per il 20 agosto e giorni successivi; imbarco che avveniva disordinatissimamente e con non pochi annegamenti a causa « del grandissimo mare e del timore » giacché per la fretta che avevano di « levarsi dalla piazza i francesi non riguardarono d’esporsi a qualsiasi pericolo per allontanarsi dalla medesima ». Prima che a tanto si giungesse, Francesco Morosini aveva supplicato per ottenere almeno una breve dilazione alla partenza in attesa di un convoglio di rinforzi parte veneziani, parte del duca della Mirandola, già partito da Zante e di cui gli era stato segnalato l’arrivo imminente. Invano : immediato contraccolpo della depressione morale onde fu colta la guarnigione, si dovette lamentare la perdita di alcune opere importanti per la difesa. « Devo deplorare con profluvii di lacrime una tanta perdita, riferì il capitano generale al Senato, con esacerbatissimo animo, inveendo in una lunga requisitoria contro i francesi; ma che si può fare incontrandosi con animi così vili e pieni di timore che non si lasciano punto assentire di fermarsi almeno otto giorni, fin che capitino li soccorsi, ma vogliono permettere la rovina di questo antemurale della cristianità per ponersi loro in salvo? ». 130