M O R O S I N 1 dai veneziani facendone strage e si eseguivano razzie che fruttavano fino a quattrocento capi di bestiame all’armata, Morosini si applicava a organizzare l’amministrazione civile della Mo-rea, cosa non semplice anche sotto l’aspetto psicologico. I greci passando dal regime terroristi-co dei turchi a quello supremamente liberale dei veneziani ne approfittarono per chiedere e costituirsi privilegi che pesarono poi duramente sui successivi reggitori e favorirono subdole intese con gli oppressori di ieri contro i liberatori di oggi. La Morea, abitata non ostante la sua estensione da appena centomila anime, abbandonata a se stessa senza strade e senza regolare coltivazione, messa a sacco, a sangue e a fuoco dai turchi, fu divisa in quattro provincie : Romania, Laconia, Messenia e Acaia e Francesco Grimani venne nominato provveditor generale. Nelle residenze di Napoli, Malvasia, Navarino, Patrasso si insediarono per ognuna un provveditore o governatore militare, un rettore alla giustizia, un camerlengo alle finanze. L’ordine dei preti fu rispettato; vennero escogitati provvedimenti intesi al risorgimento della agricoltura facendo accorrere novelle popolazioni allettate da concessioni gratuite o a buone condizioni di ampi terreni demaniali. Pur cadendo in errori di metodo e di interpretazione delle situazioni locali, l’intelaiatura del nuovo governo coloniale fu dal Morosini vigorosamente allestita. Giù- 264