M O R O S 1 N I cenza » verso Francesco Morosini con deliberazione del 21 di aprile lo nominava « cavaliere dalla stola d’oro »; con altra deliberazione dello stesso giorno ammetteva alla elezione a Pregadi ordinari (senatori) i fratelli di lui, e revocava per i nipoti nati dal matrimonio di Lorenzo con Regina Giustinian le limitazioni di età imposte dalla legge « per il beneficio dell’ingresso al Maggior Consiglio » e per la assunzione alle cariche solite a darsi con deliberazioni del Maggior Consiglio. Due grandi fanali e due stendardi trapunti d’oro, insegne di comando di galera, inviati in omaggio dal Morosini alla Signoria furono affidati ai capi del Consiglio dei X perchè li collocassero nelle sale delle armi del Consiglio stesso, con « propria e decorosa iscrizione che ravvivasse in ogni tempo il merito » di chi li aveva conquistati e donati in pubblico. « Il Senato col quale distintamente vi lodiamo » scrisse il Principe al capitano generale, « ben conosce che la vostra destra valorosa ha promosso ed ottenutp così fortunato bene onde al merito delli passati fruttuosi servizi, e a quello distintissimo che vi siete acquistato per la costante difesa della Piazza di Candia, tra li perigli continui e tra le morti, si aggiunge questo glorioso nobile pregio. Delibera però di decorarvi col titolo di Cavaliere di San Marco, acciò riconosciate in voi medesimo fabbricato questo ornamento della vostra gloria ». 114