M O R O S I N I nitiva. Liberata Vienna per l’intervento eroico dei polacchi di Giovanni Sobieski, ricacciati i turchi oltre la piana ungara; sollecitata, nuovamente ad unirsi agli alleati, per stroncare finalmente la potenza ottomana già seriamente intaccata, Venezia si trovò inopinatamente in faccia ad una drammatica realtà che per bocca dei pavidi prometteva una sciagurata ripresa di tormenti, di angustie, di spargimenti di sangue, infiniti pericoli e nessun bene; e per bocca di coloro che credevano alla rivincita prometteva invece la possibilità di riconquistare intero il dominio dei mari, di vendicare l’oltraggio immeritato di Candia, di risollevare in dignità e in potenza la Repubblica di San Marco. Prevalse l’opinione di questi ultimi sostenuta da Pietro Valier e da Francesco Marcello, contro quella dei primi difesa da Michiel Foscarini e da A-scanio Giustinian, e la guerra fu decisa. Il trono ducale era rimasto deserto quattro giorni prima, il 15 gennaio del 1684, per la morte di Alvise Contarmi. Dimesso dalla dignità di provveditore generale in Friuli, Francesco Morosini, che era il più quotato per la successione alla corona, fu assunto invece alla carica di capitano generale da mar della repubblica. Il 26 di gennaio Marcantonio Giustinian venne eletto Doge; il 25 di aprile in San Marco fu comunicata al popolo la lega, secondo i cui patti, già ratificati dallTmperatore, si stabiliva che 190