XVI. LE ULTIME GESTA E LA MORTE I Francesco Morosini partendo si riprometteva di assolvere particolarmente a due compiti: mettere l’itsmo di Corinto in condizioni tali di assetto difensivo da poter considerare con tranquillità, dal mare, ogni minaccia di invasioni turche, liberando così per altre manovre il maggior numero di effettivi; riportare l’armata a un grado di efficenza tattica e logistica suf-ficente per intraprendere con essa operazioni di ampio respiro e di sicuro risultato senza logorarla in piccole operazioni che costavano di uomini e di materiali e nulla concludevano di serio. Del primo tenne immediatamente parola al Senato per riversare su di esso, intera, la responsabilità di quello che, pur ritenuto necessario, non venisse fatto. Ristudiato il problema, egli