1. — L’ INCORONAZIONE già arsenalotti, truppe e chieresie si disponevano a preordinare gli apparati esteriori dell’incoronazione. V La cerimonia dell’incoronazione si svolse col consueto cerimoniale tra il Palazzo, la Basilica e la Piazza; in cospetto delle rappresentanze di tutte le magistrature, di tutte le corporazioni delle arti e mestieri. Dal suo appartamento in palazzo Francesco Morosini scese col corteggio della Signoria nella Basilica di San Marco, ricevutovi dal Patriarca, dai ventiquattro cappellani del servizio particolare, e dal capitolo canonico, per mostrarsi dal pergamo alla folla e per assistere alla Messa. Terminata la funzione religiosa, gli arsenalotti lo portarono a braccia, seduto sopra un piccolo palco dove avevano presto posto anche il nipote Michele e l’ammiraglio dell’arsenale, in trionfo in mezzo al popolo adunato in piazza, al quale il Doge, percorrendo il fronte delle procuratie e della chiesa di San Geminiano, lanciò manciate generose di monete d’oro, di argento e di rame recanti il suo nome, per una somma di quasi mille ducati. Rientrato per la Porta della Carta nel cortile del Palazzo Ducale e risalita la Scala dei Giganti ebbe luogo quivi, tra le statue di Mer- 27