M O R O S I N I tonio Bernardo provveditor generale da mar con le galeazze e Bernardo Morosini con le navi, i quali essendo rimasti al largo avevano potuto più facilmente manovrare. Di quei rimasugli della flotta prese il comando, per far ritorno a Candia, Giorgio Morosini. Incontratosi tuttavia al largo in una squadra di navi condotta da Jacopo da Riva, Giorgio Morosini risolse di approvvigionarsi da quella, la aggregò alle sue forze; e mentre Costantinopoli esultava per il disastro ^che aveva annientato le forze navali di San Marco, entrava nello stretto dei Dardanelli, cacciando innanzi a sè a cannonate quaranta galere che, al comando del capitan pascià, dopo un miserabile tentativo di resistenza, s’eran date ad una fuga così vergognosa da decidere il Gran Visir a far decapitare il suo ammiraglio e a nominargli un successore in Ahmet pascià. La galeazza di Francesco Morosini, si mantenne — in quella circostanza — costantemente in testa alla linea di battaglia dei veneziani, passando impavida fra il tiro dei forti, suscitando nelle soste del combattimento, dopo l’ammirazione, l’applauso delle ciurme. Il Superata anche la prova di capitano in golfo Francesco Morosini veniva eletto capitano delle galeazze, cioè comandante il naviglio leggero ---66--