M O R O S I N 1 duplice cordone di truppe metropolitane in armi; tra i cordoni si sviluppò, fino alla chiesa di Sant’Antonio, il maestosissimo corteggio, preceduto dal gonfalone leonino della Serenissima e dalla bandiera bianca con l’arme del Doge, portato il primo dal capitano dei perastini, il secondo dal capitano dei carabinieri, entrambi fiancheggiati da quattro alfieri con bande nere ad armacollo; seguivano poi la guardia dei perastini del Serenissimo con bande nere, armacolla ed armi alte; la guardia dei carabinieri pure con bande nere ed armi alte; due reggimenti di terraferma con bandiere spiegate, armi alte e tamburi rullanti; il maggiordomo del Doge a cavallo, in armatura di ferro, con spada nuda alla mano, i trombettieri di corte, vestiti a lutto, gli ufficiali di ogni arma secondo il loro grado con bande nere, armacolla, e lorcie accese nelle mani; i ministri, segretari, cancellieri, dragomanni di corte, con bande nere e torce; il clero greco ed il clero latino con sei bandiere nere portate da altrettanti nobili di terraferma; i paggi del Doge, i pifferi ed i timpani che « suonavano sinfonie meste »; tre colonnelli che recavano su cuscini di velluto il corno ducale, la berretta generalizia, il bastone, la spada, gli speroni, lo stocco ed il pileo, un colonnello con lo stemma del Serenissimo sostenuto da due tenenti colonnelli. A questo punto il corteo si interrompeva; un lungo intervallo era tenuto dal vice cancelliere -— 334 -