IX. —LA SECONDA ASSOLUZIONE La scoperta dette modo di attestare ancora una volta che la giustizia della Repubblica aveva sempre inesorabile corso nei confronti di chiunque cadesse in sospetto di colpa, qualunque fosse il grado o la personalità. Con Francesco Morosini furono obbligati a costituirsi un Angelo Morosini già commissario ai pagamenti nell’armata e Girolamo Battaglia già provveditor generale in Candia. Il Battaglia era una figura di soldato degna in tutto di Francesco Morosini; nella difesa di Candia aveva fatto miracoli di prodezza; durante una delle sortite da lui dirette, una bomba l’aveva gettato a terra, gravemente ferito e bruciacchiato in varie parti del corpo. Scrivendone al Senato così egli si era espresso : « Perso dalla parte offesa l’udito e la vista dell’occhio, sommamente mi aggrava la impotenza di portarmi celermente al mio posto ancorché dovesse essermi sepolcro, e se l’aspersione del mio sangue fosse quella che dovesse placar il sdegno della sorte, mi farei costante-mente vittima volontaria; spero però che il Signor Iddio concederà grazia ai miei desideri di potermici presto ricondurre ». La grazia gli era stata concessa ed ancora aveva potuto prodigarsi eroicamente. Nella resa dei conti falsificati i presunti responsabili crebbero di numero in maniera siffatta da far divenire mastodontico attraverso le difese e gli interrogatori l’incartamento del pro- 181