LE FORTIFICAZIONI GENOVESI. Che Enrico Pescatore, tanto facilmente insignoritosi nel 1206 dell’isola di Creta, pensasse tosto all'urgente bisogno di munirla di fortificazioni, ò cosa di per sè stessa probabile, solo che si pensi che, senza l’appoggio di esse, ncppur egli a sua volta sarebbe certo riuscito a contrastare, per ben quasi un lustro, il possesso dell’ isola alle armi venete. Ciò nondimeno sono scarsissime le notizie che sulle costruzioni da lui ordinate in Creta hanno a noi tramandato gli antichi scrittori. Tanto che dobbiamo scendere di un paio di secoliprima di rinvenire negli storiografi e precisamente soltanto in quelli veneti — qualche accenno in proposito. Nò completamente d’accordo sono neppure le varie fonti nelle asserzioni loro. In un gruppo di cronache infatti è scritto che “ avuto il detto conte Arrigo di Malta il dominio dell’isola, fece fare molti castelli per Tisola, cioè il castello di Mirabello, e quello di Monforle, di Bonifazio, Castelnuovo, e 7 Helriparo, la rocca di S. Niccolò, il castello de’ Longobardi, con molti altri in numero di 14 castelli, per poter tener la detta isola. E avea ancora nelle sue mani il castello di Termine, già fatto fare per avanti, e la città di Candia e la Canea „m. Un altro gruppo di cronisti sostiene che il Pescatore u fabricó in diversi luoghi 14 fortezze, tra le quali furono Castelnuovo, Mirabello, Monferà, Bonifacio, Belreparo, la rocca de S. Nicolò, el castel de Temano, la città di Candia, Reltimo, Settìa, el castel del Millepotamo et alguni altri luoghi „(M. Ed uno storico del seicento finalmente, Andrea Corner, asserisce che “ il («) Nessuno dei codici delle cronache che tosto appartenesse almeno al precedente XIV secolo, citeremo in proposito è anteriore al secolo XV. Va (*) M. Sañudo: Vile dei duchi di Venezia (L. A. notato però che il Sañudo, che verso la fine del Muratori: Rerum ttalicarum scriplores: voi. XXII, quattrocento dettava le sue Vite dei Duchi, assicura pag. 544). — Cfr. V. B. M. : Ital. VII, 2034 e 48. di aver trovato i! brano che a noi interessa in qua- (3) V. B. M. : Ital. VII, 40, 42, 76, 92, 780, 789, dam chronicha antiqua, la quale bisogna ammettere 790, 973, 2169.