112 x MONUMENTI veneti dell’isola di creta tacca fra il luglio 1484 ed il luglio dell’anno successivo"1; e il seguente tratto fra il settembre 1488 ed il luglio 1490 (2). Non fa quindi meraviglia se un pellegrino tedesco, Dietrich von Schachten, visitando nel 1491 Candia poteva scrivere : “ Die Venediger liàbenn gegenn dem Landte zu die Stadi fast starck lassenn machenn, und noch starck daran bawenn : hat einenn fast hubscìien grossenn Stadtgraben gegenn der Vorstadt „(3). Nel seguente secolo però l’importanza della cinta antica va sempre più scemando, mano a mano che procedendo i lavori del nuovo recinto, l’attività edilizia è tutta quanta concentrata su essi, mentre al tempo stesso, di fronte alle più moderne fortificazioni, le vecchie muraglie perdono del loro valore e in parte divengono inutili affatto. Sul principio tuttavia, nel settembre del 1501, troviamo ancora in Venezia un’ambasciata della comunità di Candia, la quale, oltre a provvedimenti per la nuova cinta e per due ingegneri da spedirsi nell’ isola, ottiene che — in vista della povertà della camera cretese — la Republica mandi direttamente da Venezia gli annui 3000 ducati del contributo governativo a quei lavori, fino a che non siasi finito di acconciare le vecchie mura, talmente indifese, e deboli “ in tal termine, che se reputamo (dicevan gli ambasciatori) esser in campagna „(4). E nel dicembre seguente è veramente deciso di inviare in Creta, alla partenza del nuovo duca per colà, “ Sebastian da Como, protho de’ murari, che ultimamente ha fortificato et constructo li muri de la cità nostra de Feltre, homo de inzegno et sopra tuto fidelissimo... cum provision de ducati 10 al mexe, et Zuane fiiolo del q. maistro Albergeto bonbardier, cum do boni servitori utili et apti, cum stipendio de ducati 20, et similiter maistro Christophoro Lombardo cum uno servitor et stipendio de ducati 10 al mexe „(5). Ma una burrasca nell’inverno del 1506 porta intanto nuovi danni alle muraglie della Giudecca presso il mare(6) ; ed il terremoto del 29 maggio 1508 alla porta di Piazza ed a quella del Molo(7). Onde il duca Alvise Arimondi e (*) Manca lo stemma del consigliere Ranieri Zen; restano quelli del doge Giovanni Mocenigo (maggio 1478-novembre 1485); del duca Marino Garzoni (luglio 1484-giugno 1487), e del secondo consigliere Andrea Memo (giugno 1482-luglio 1485). (s) Stemmi di Guido Bolani, consigliere (settembre 1488-luglio 1491); Nicolò Lion, duca (giugno 1487-luglio 1490); Benetto Trevisan, capitano generale (settembre 1487-settembre 1490); e Michele Memo, consigliere (agosto 1488-luglio 1491). (3) R. Röhricht u. H. Meissner : Deutsche Pilgerreisen cit., pag. 181. (4) V. A. S.: Senato Mar., XV, 91. (6) Ibidem, XV, 101. (5) M. Sanuto ; I Diarii cit., vol. VI. Venezia, 1881, pag. 550. (7) Ibidem, VII, pag. 570.