XIV PREFAZIONE visitare. Completamente studiati furono i monumenti che tuttora si conservano intatti, rintracciati i resti ed i frammenti degli altri che ormai giacciono in rovina — completando all’uopo le ricerche con limitati lavori di scavo, —, e raccolte notizie e tradizioni su quelli già scomparsi del tutto. Dei migliori frammenti della città di Candia vennero eseguiti in tre riprese 70 calchi in gesso da un abile formatore indigeno, Giovanni Soghrafakjis(l). Degli altri monumenti sparsi per ogni dove si ottennero più di 1500 fotografie, mille fra le quali, riprodotte con processo inalterabile, saranno raccolte ed ordinate in una speciale collezione del R. Istituto Veneto <2). Minutamente descritto tutto, rivedute e corrette le piante delle città e delle fortezze, furono abbozzati circa 50 schizzi e rilievi di località, ed esattamente riportati in pianta più di 650 monumenti. I dettagli e gli stemmi non potuti fotografare furono disegnati; e ricopiate in facsimile e con calchi quasi 450 iscrizioni, nonché un migliaio di graffiti. Al pittore Halvor Bagge finalmente fu dato l’incarico di riprodurre in tavole all’acquarello ben 60 dei ritratti di devoti dipinti a fresco nelle chiese sparse per l’isola. Ma se il materiale era così finito di raccogliere sul posto, non del pari terminate erano le ricerche di biblioteca e d’archivio per mettere insieme i dati necessari per illustrarlo: senza di che la pubblicazione di quei monumenti sarebbe stata non solo incompleta, ma in troppi punti anche manchevole, per la impossibilità di ben apprezzare le tante rovine di cui abbonda l’isola senza la scorta ed il sussidio delle notizie storiche che intorno agli edifizi cui esse appartenevano è dato raccogliere. Quindi gli studi, incominciati già, come dissi, a Venezia nel settembre ed ottobre del 1899, e proseguiti poscia anche nel febbraio e marzo del 1901, furono sistematicamente continuati dal gennaio al luglio del 1903, estendendo al tempo stesso qualche ricerca anche fuori di Venezia. Quanto agli antichi disegni e modelli di località e monumenti cretesi, di capitale interesse per lo studio delle rovine che di essi tuttora rimangono, il lettore potrà dall’elenco che di essi pubblico a pag. 43 e segg. del testo formarsi un’idea dei criteri con cui vennero da me raccolti ed ordinati. Dei libri a stampa cercai di vedere quanto fu pubblicato in genere intorno (') Cfr. E. Romanello : I ino itti menti della domi- viatamente con < Collez. calchi » tale raccolta di nazione veneta in Creta (nell’« Adriatico » del 16 calchi in gesso. apr. 1901) — Anfänge einer venetianischer Glypto- (®) Analogamente la raccolta di fotografie nume- tkek (nella < Frankfurter Zeitung » del 25 apr. 1901). rate dell’istituto Veneto, verrà indicata coll’abbre- — Nel seguito del lavoro indicherò sempre abbre- viatura : < Collez. fotogr. ».