X PREFAZIONE Fu d’accordo coll’ Istituto stesso che, appena ricevuto l’annunzio della mia nomina, potei accingermi tosto alle ricerche preparatorie indispensabili prima della partenza, approfittando delle biblioteche della Germania, ove allora mi trovavo agli studi. Tali ricerche furono proseguite poscia in Italia, essendomi stato concesso di trattenermi circa due mesi a Venezia, per raccogliere dalle biblioteche e dagli archivi di quella città il materiale di cin avrei avuto bisogno nella futura esplorazione(1). Dopo di ciò, abbandonata l’Italia, arrivai a Candia il 18 gennaio 1900. Iniziati senz’altro i lavori, rimasi nell’isola fino all’8 gennaio dell’anno successivo, quando ottenevo dal R. Istituto di ritornare per qualche mese in patria. La seconda volta sbarcai alla Canea il 19 aprile dello stesso anno 1901, restando in Creta senza interruzione fino al 24 luglio del 1902. — Previo consenso però dell’ Istituto Veneto, nel tratto di tempo dal 7 febbraio al 26 marzo 1902, sospese le ricerche per la missione veneta, passai alle dipendenze della missione archeologica italiana, coll’incarico di scavare parte della necropoli preellenica di Phaestos,2). Complessivamente così, per le ricerche affidatemi dal R. Istituto Veneto nell’isola di Creta, impiegai venticinque mesi. Fornito di speciali commendatizie, ebbi nell’ isola le migliori accoglienze da parte delle autorità locali. Larghi a me del loro valido aiuto furono special-mente gli efori dei musei cretesi, il cav. Giuseppe Khazidhakjis ed il signor Stefano Xanthudhidhis, coi quali ebbi continue occasioni di contatto e che volentieri si prestarono ad agevolarmi in ogni guisa il lavoro con utili consigli e con preziose indicazioni. All’interessamento del metropolita Eumenio devo pure se trovai spalancate le porte delle chiese come dei conventi greci, e se nell’esplorazione di parte della provincia di Amari mi fu dato valermi della guida intelligente di Gabriele Pangalos, ora guardiano del convento di *Asòmati(i). — Nella popolazione in genere — in ogni classe di persone — trovai sempre non solo cordiale ospitalità, ma anche spontaneo assecondamelo alle mie richieste, cortesi informazioni ed aiuti materiali: schiusemi le stesse abitazioni private, nessuno frappose mai ostacolo di sorta ai miei lavori, nei quali procedetti colla massima libertàl4). Ed è con sentimento di grato ricordo che amo qui fare il (*) I professori Lucio Mariani, Luigi Savignoni ed conti della R. Accademia dei Lincei, voi. XI, 5) Roma, Antonio Taramelli a loro volta ebbero la gentilezza 1902. di cedermi tutti gli appunti sui monumenti veneti da (3) Sui criteri da me seguiti nella trascrizione dei essi raccolti nelle loro antecedenti campagne di nomi di luogo cretesi, si veda la nota in fine di questa Creta. prefazione. (*) G. Gerola : Lavori eseguili nella necropoli di (*) Fra i tanti e tanti, uno speciale ricordo sono in Phaeslòs dalla missione archeologica italiana. (Rendi- dovere di tributare a Mechmet Junus, appassionato