LE FORTIFICAZIONI VENEZIANE <19 la forma regolare di semplice rocca — per lo più rettangolare, accantonata da torri —, o limitarsi ad un’unica torre : in armonìa a quelle che possono chiamarsi le norme generalissime cui si uniformarono tutte le fortificazioni di quel tempo, pur sviluppandosi in altri paesi con tanta ricchezza e varietà di particolari. 1. LE FORTIFICAZIONI DI CANDÌ A. La cinta della città. — Quello che ai giorni nostri ancora rimane in piedi dell’antica cinta muraria di Candia non è certamente grande cosa ; per di più i rimaneggiamenti di ogni età hanno sì fattamente alterata la linea del pari che la fisionomìa di quelle muraglie, che invano tenteremmo formarci un esatto concetto di quel che fosse quel giro di fortificazione, senza ricorrere, da un lato, alle notizie tramandateci dagli scrittori e dai documenti, e dall’altro alle rappresentazioni grafiche quali si conservano in antichi disegni e piante della città. Preziosa fra tutte per la remota sua età e per la fede che essa merita, se non nei particolari, certo almeno nei tratti generali, è la veduta prospettica di Candia quale si trova in un codice della “ Descriptio insulae Cretae „ del Buon-delmonti, che dovrebbe risalire al 1419, anno in cui il buon prete fiorentino compì il suo viaggio in Creta (l). La città vi è rappresentata recinta di merlate mura, nelle quali a regolari distanze sono intercalate delle torri. Ma al di fuori del circuito già in più luoghi appaiono i borghi. Dove si stacca il molo maggiore fc una torre più grande delle altre, nella quale e indicata quella porta, che del Molo appunto si chiamava. Di qui, girando verso occidente, la muraglia, munita di quattro torri, lambisce la spiaggia del mare, fino ad una seconda porta, presso la quale il nome “ Judeca „ ce la indica per la porta detta degli Ebrei. Quivi, abbandonando il mare, le mura si internano entro terra, con altre quattro torri, raggiungendo la piazza, ove è la porta maggiore. Seguitano poscia nella stessa direzione, difese da tre torri, fino all’estremità sud-est della città, ove ce ne è una quarta di angolo. E svoltando verso settentrione, costeggiano il campanile e la chiesa di (») Vedi fig. 1.