I CENTRI ABITATI 33 castello da prima cd anche i borghi da poi si scaglionarono lungo il declivio delle colline che da settentrione calano in mare U). Non tutti gli archeologi assentono di collocare l’antica Etea ('Htìioc o Sdraia), che serviva di porto a Praesos, nel luogo stesso ove sorse il castello veneziano; molti anzi preferiscono assegnarle come sede l’attuale paesello di Petràs, un chilometro distante da Sitla (2). Ma che almeno la città bizantina di Sitla, che fu sede vescovile, fosse situata già al posto ove risorse quella veneziana, mi pare provato da una iscrizione dei primi secoli cristiani rinvenuta fuori del castello, sotto la Santa Maria, colà dove sono altresì parecchie tombe scavate nella roccia. FIG. 21 — VEDUTA DELLA CITTA DI SITÌA. (DISEGNO DI A. ALEXANDHRIDHIs). Il castello, di forma triangolare, comprendeva nel suo recinto il duomo ed il ridotto, residenza del rettore. I borghi gli si addossavano ad un fianco, e mai furono inclusi in una più ampia cinta fortificata, per costituire un’unica città. Relegata così nell’estremo lembo dell’isola ; malamente abitata, ad onta di tutte le cure della Repubblica(3', da appena 1500 abitanti; priva di porto, di arsenali, di acquedotto ; esposta continuamente agli assalti dei pirati, che più volte la saccheggiarono barbaramente ; devastata dai terremoti e da calamità d’ogni genere, non è a far meraviglia se Sitìa non potè assurgere mai alla dignità di vera e propria città e se miseri furono gli edifizì sia nell’interno del castello, sia nei (') Vedi tavola 5. del Senato. (Archivio Veneto, voi. IX. Venezia, (*) L. Mariani: Antichi là cit., pag. 285. 1879, pag. 64). (3) Vedi già G. Giomo : Le rubriche dei libri Misti