280 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA molte interruzioni(,). L’ultima parte del lato orientale e l’attiguo tratto della smussatura non presentano difesa alcuna artificiale, perchè la roccia era di qui proprio inaccessibile. Una porta (B) era certo in cima al lato sud, perchè ne rimane parte della soglia : ma la posizione ne era debole assai. Esternamente al lato medesimo è ad un certo punto una specie di base di torre (C), occultata dalle macerie. Simili tracce (D E) si osservano sotto al lato ovest, che era assai debole pur esso : sono delle torri o speroni, molto rovinati, sicché non è molto chiaro, dove comincino, e come si distinguano gli uni dagli altri. Internamente, accosto ai lati ovest e sud, sono allineati dei locali di due diverse larghezze (F, G) : i loro muri sono pressoché rovinati del tutto, le pareti divisorie fra l’uno e l’altro o scomparse o nascoste fra i ruderi incomposti. Al lato est si collega invece la chiesa (H) della Madonna delle api (riavayiot T) MsÀ.tCTaavti)(2), già affrescata, in rovina anch’essa, con parecchie tombe al di fuori. Ancora col lato di levante si connette per mezzo di due muri, il più meridionale dei quali è appena a fior di terra, il palazzo (K), i cui muri conservano in parte ancora (') Collez. fotogr. n. 863. (*) Collez. fotogr. n. 864. FIO. 171 — * M È LISA (BONIFACIO): GLI EDIFIZI IN K. (861).