I CASTELLI DELLE CASTELLANÌE 199 namente 9 metri — con basamento a scarpa — la quale costituiva con tutta probabilità la sede del castellano. È difficile riconoscere, se altre delle rovine avessero scopo difensivo, o non appartenessero piuttosto a semplici case private: ricordo specialmente le rovine sull’altura in H, il buon muro in K (spessore m. 0,55) e l’edifizio in M, ben conservato ancora, ma di uso ignoto (1) : le altre, giova credere siano rovine delle poche case. Molto però è occultato sotto i sassi che coprono tutta la cima. F1G. 104 — CASTEL BELVEDERE : LA CHIESUOLA 2. (915). Le due grandi cisterne in N (2>, quella doppia in P, l’altra in Q e le due piccole in R sono probabilmente anteriori tutte all’epoca veneta ; non così forse i pozzi, quelli cioè in S, T, V e Z, scavati in parte nella roccia ed in parte costituiti da irregolari cavità naturali, e gli altri due in U e X, fabbricati artificialmente con bocca circolare od elittica. Le chiesuole sono sei. La più antica deve essere la seconda, divisa in tre vani, di cui il centrale coperto già di cupola, gli altri di volta a botte. Era affrescata, del pari che la prima e la terza : delle belle pitture di quest’ultima parleremo forse in seguito. La quinta, e più ancora la quarta, sono assai rovi- (*) Collez. fotogr. n. 916. (8) Collez. fotogr. n. 917.