26 i"~ monumenti veneti dell’isola di creta FIO. 14 — PIANTA DELLA CITTÀ DI RETIMO. — SECOLO XVII — (XVII. g.). La città, spiegata ora ai piedi del piccolo ma roccioso colle del Paleocastro, che, lungo tutta l’ampia distesa di quella spiaggia, offre alle navi l’unico e pur misero riparo delle sue roccie, era originariamente certo aggruppata colà dove a ridosso del monte stesso si apre, verso levante, il piccolo porto. E dalle sue mura restava cosi di bel nuovo esclusa la piazza, ove sorsero la bella loggia e la fontana, ed ove uno dei propugnacoli appunto dell’ antica cinta fu decorosamente ridotto a torre dell’orologio. 11 repentino crescere dei borghi, che dalla piazza attraverso la ruga grande lungo la spiaggia si estesero per largo tratto verso mezzodì, rese necessaria ben presto la costruzione della seconda cinta, che con una linea retta, tesa da una parte all altra del mare, chiuse verso mezzogiorno il promontorio occupato dalla citta, e denso di fin 7 mila abitanti, fra i quali neppur quivi mancavano gli Ebrei. Strategicamente però quella fortificazione valeva ben poco ; come d’altro canto il piccolo porto, a cui si era pure aggiunto qualche volto di arsenale, diventava sempre più impraticabile. Sicché quando nel 1570 la città fu incen-