>56 r monumenti veneti dell’isola di creta importanza, c gli ingegneri nel delinearlo altro scopo non avevano, che quello di convenzionalmente indicare in forma schematica ed approssimativa l’antico colle fortificato. Da una parte abbiamo i disegni dell’ Oddi(l), del Monanni e del Basilicata, ove il recinto di forma tondeggiante è intercalato a regolare distanza da simmetriche torri varie di numero nei diversi esemplari. Dall’altra invece quelli del Mormori e del Coronelli, che mostrano una maggiore esattezza, sia nel tracciato assai più irregolare, sia nelle angolate cortine a settentrione della cinta, le quali sono sprovviste di torri, in modo più corrispondente certo alla realtà. Dicemmo che il castello fu riedificato poco dopo il 1252, poiché nel documento di quell’anno viene ordinato : “ et muros diete civitatis facient capitaneus et consciliarii hedificari, et prò ipsis hedificandis et foveis civitatis seu aliis mn-nitionibus faciendis rusticos dictarum partium ìiabere et angarizare debent, sciticet unum rusticum prò quàlibet militia, sicut idem capitaneus et sui consciliarii vel ipse capitaneus et unus illorum voluerint Nel 1255 infatti i documenti parlano già delle sue mura e delle sue porte (3). Ma i cresciuti bisogni della fiorente città non tardarono a mostrare l’in-sufficenza dell’angusto recinto fortificato, ove solo la parte privilegiata della popolazione riusciva a riparare in sicurtà. E già nel seguente secolo incominciarono i lavori per la nuova cinta, destinata ad abbracciare nella sua difesa tutto l’ambito dei borghi. Ignoriamo se a questa o non piuttosto ancora all’antico castello alludesse il Senato in una sua deliberazione del 22 luglio 1300, con la quale ordinava, che per quattro anni consecutivi 150 perperi “ de denariis corner eli de Creta... sint deputati prò muris Canee et turribus „(4); e così in un’altra del 1321 ai magistrati di Candia per pagare al rettore di Canea 300 perperi “ prò f adendo fieri portas „(5). Certo al castello si riferisce un’altra deliberazione del 22 febbraio 1340, in risposta ad un capitolo presentato dagli ambasciatori della Canea allo stesso Senato: “ Super nono capitulo continente quod muri castri (') Vedi fig. 7. ampia pedibus 25, et vadit versus austrum recto (*) F. Cornklius : Creta cit., voi. II, pag. 276 — tramite et firmai in cantono muralie que est versus G. L. F. Tafel u. G. M. Thomas: Urkunden cit., ponenlem, et in recto tramite versus austrum firmai pag. 472. in balneo, ubi esl quedam magna fovea.... (V. M. C.: (3) Documento di divisione della provincia di Ca- Ms. Cicogna, 3612). nea dell’agosto 1255: ..... incipiendo a porla Canee (4) G. M. Thomas: Commission cit., pag. 135. que est versus ponenlem, unde exitus ad portum, et (Cfr. G. Giomo : Le Rubriche cit., pag. 58). vadit per riam que vadit ad porlutn, que via esl (5) G. Giomo : Le Rubriche cit., pag. 64.