Elenco di antiche riproduzioni di località abitate e monumenti cretesi. Faccio qui seguire un elenco sistematico di quante riproduzioni di piante, profili e spaccati, di vedute prospettiche, o anche di semplici progetti sono a me noti, che si riferiscono a città, a fortezze, a castelli od a singoli monumenti veneti dell’isola di Creta. La mia collezione abbraccia l’intera epoca del dominio veneziano non solo, ma anche parte dell’epoca successiva fino alle celebri esplorazioni dell’isola per opera del Pashley e dello Spratt. E contiene non solo disegni a mano (a penna, a matita, a colori) ed incisioni, ma ben anche dipinti d’ogni specie, modelli in legno, bassorilievi in pietra e via via. Escludo invece le carte geografiche in genere ; le vedute di coste, di montagne, di golfi ecc. ; nonché tutti quei panorami ove non appariscano segnati luoghi abitati o monumenti di qualche interesse, oppure questi siano indicati convenzionalmente o troppo in piccolo: e ciò tanto più se dell’autore medesimo possediamo altri disegni ove quei luoghi siano stati a bella posta riprodotti una seconda volta in dettaglio, più in grande — come frequentemente è il caso per la baia di Suda e la rispettiva fortezza, e per i golfi di Gra-busa e di Spinalonga ed i loro forti. L’elenco non ha la pretesa certamente di riuscire completo; troppo materiale manoscritto, disperso per le minori biblioteche d’Italia e dell’estero, o gelosamente conservato da privati, è rimasto a me sconosciuto : e delle incisioni stesse alcun pezzi molto rari mi saranno inevitabilmente sfuggiti (*). Così pure, essendo io costretto a rivolgermi per informazioni qua e là ad altri — sempre gentilissimi in vero con me —, nei casi che non mi fu possibile esaminare personalmente le varie riproduzioni, è naturale che il mio catalogo non possa riuscire sempre completo nelle indicazioni, e neppure omogeneo. Parimenti, non avendo potuto vedere parecchi di quei pezzi, impossibile mi tornò il più delle volte mettere a confronto fra loro i diversi disegni — specialmente le incisioni — per stabilire la derivazione degli uni dagli altri e sceverare quindi quelli che hanno il pregio di rilievi originali, dalle semplici copie o dai rimaneggiamenti più o meno liberi da tavolino. Ad onta di tante imperfezioni, mi lusingo che l’opera mia possa tornare utile, almeno provvisoriamente, in più di un caso, non foss’altro come contributo e quale base ad un ulteriore più completo lavoro. I codici, i libri, i monumenti ove sono raccolti i vari disegni sono disposti progressivamente, segnati con numero romano, seguendo l’ordine cronologico, in quanto era indi- (*) Deploro a questo riguardo non aver potuto consultare le molte stampe della Bibllothèque Natio-nale di Parigi e della Hofbibliothek di Vienna.