LE FORTIFICAZIONI BIZANTINI'. 75 di una muraglia semicircolare, di cui si conserva però poco più della metà, con parapetto di m. 0,50 e sottostante marciapiede di m. 1,10 di spessore: certo era merlata essa pure, quantunque ora ciò non apparisca. Dal centro del semicerchio scende un altro muro perpendicolare a quello che cinge l’acropoli, largo m. 0,90, il quale non raggiunge però la periferìa del torrione. La rimanente parte di muraglia onde ò circondata l’acropoli, appartiene alla cinta ellenistica o romana, di cui dicemmo. Si tratta di un grosso muro a calce, rivestito di massi squadrati di gran mole, tolti certo alla più antica fortificazione e che sono qui collocati invece molto frequentemente di testata anziché di faccia. Nò mancano del resto anche sassi più piccoli — sopra tutto nella parte più bassa — e questi anche irregolari, o quando il blocco antico è sbeccato, o quando il muraglione si fonda sopra una roccia essa pure irregolare. In più parti il muro è ora rovinato, sventrato, interrotto o anche sostituito dalla nuda roccia che cala a picco. Come già avvertimmo, sebbene nella prima parte sembri tale cinta sia stata lasciata in abbandono alla difesa naturale, essa fu però certamente anche rimaneggiata all’epoca in cui si costruirono le aggiunte bizantine di cui parliamo. Un intero tratto anzi di essa, dopo gli edifizi in Z, — collo spessore di 2 metri —, somiglia affatto a quelle per costruzione, pur essendosi nella sua fabbrica utilizzati dei grossi blocchi antichi Poco prima, e nell’ultimo tratto poi fino a K, è evidente l’adattamento della parte più alta del muro a marciapiede, e la conseguente aggiunta di uno stretto parapetto, ora in buona parte crollato, identico a quello che corona il muro K N. lì notevole poi come nella stessa cinta che circonda l’antica città, un simile riattamento si osservi precisamente al sopra della bella porta in P e del muraglione — di m. 1,70 — in cui essa si apre (J). Le uniche costruzioni racchiuse dal giro dei muri entro l’acropoli sono alcuni serbatoi di acqua, in parte distrutti, una cisterna sotterranea a volta C, ed il cisternone Z, lungo m. 5,00 largo 3,00, coperto pure di volta, ora parzialmente rovinata. Passiamo allo sperone maggiore S. Scendendo lungo la china settentrionale del colle, esso si stende su due diversi declivi, al confine fra i quali sta la chiesa. Il suo muro, per il quale (*) L. Savio.voni c G. i>e Sanctis : Rsploraztone (*) Ibidem, flg. 18. cit, fig. 20.