INTRODUZIONE XLIX quarta spedizione di 42 nobili e 6 popolani venne effettuata nel 1252. Altri coloni arrivarono certo alla spicciolata nei tempi posteriori e si sostituirono ai precedenti signori, oppure spartirono con questi i loro beni. Da ricordarsi e un’ultima colonia ufficialmente mandata dal 1367 al 1371, dopo la celebre ribellione dei Veneti nell’isola: 18 nobili e 10 popolani acquistarono al pubblico incanto i feudi che erano rimasti vacanti e si trapiantarono in Creta (l). Le famiglie si propagarono ed estesero di generazione in generazione ; ma con tutto ciò estremamente esiguo fu il numero dei nobili veneti rimasti in Creta. Alcuni infatti rimpatriarono ; altri lasciarono spegnere la famiglia già immiserita ; altri in fine si vennero fondendo talmente coll’elemento greco del paese, da perdere non solo i diritti, non solo la lingua ed i costumi della madre patria, ma ben anche il ricordo dell’originaria nobiltà. — Cosi è che dalle statistiche ufficiali, ove la popolazione dell’isola intera si avvicinava talvolta ai 300 mila abitanti, i patrizi veneti figurano appena con poche centinaia. All’ infuori dei coloni, l’elemento latino contava però nelle sue file numerosi cittadini — per lo più veneziani o appartenenti ad altre colonie venete —, che in Creta si erano stabiliti particolarmente per esercitare la mercatura ; contava i membri del clero sia secolare come regolare ; e contava finalmente i periodici magistrati e le soldatesche sempre crescenti che la Repubblica assoldava in Italia per mandare alla difesa del regno. In base alle norme fondamentali della colonizzazione(2), 1’ isola intera era (*) Perle famiglie venete in Creta si veda il Cronico Fauro (aupàxir)7), Fermo (Aapipuo?), Flangini dille famiglie nobili venete che habitarono in regno di Foscolo ('I>&uaxouXcixnr), Franco («tprrxàxn?-), Girardi Candia di G. A. Muazzo, alla Biblioteca Berto- (rjpapioT), Grioni (l'puXov 2x117), Lezze (AsXér?«?), Lion liana di Vicenza: G. I. 11, 6-7. (Per gli altri codici (An.vàx'07), Lombardo (Aayxou3ipSoT), Marini (Mapmctxns), dell’opera cfr. A. Scrinzi : Poesie inedite di Marino Memo' (Ms/jiot), Mezzo (MévT{àxT)?, Michiel Falieri negli Alli del R. Istituto Veneto, LIX. Vene- (MixSXs;,MtxsXixo7, MixanXiixii?),Moro (Maupoixtir), Muazzo zia, 1900, pag. 261). — Delle famiglie veneto-cretesi (M'ìuìtctot, Moìtjot, MouSìtuot), Mula (NTotfjiouXixi)?, Ai- trasmigrate in Istria dopo la caduta del regno parla iJiouXàxiis-, MouXaxìxot), Nicola (NixoXixiis-, NixoXaxstxrir), B. Schiavuzzi: Cenni storici sull'etnografia dell'Istria. Pantaleo (navtoXÓT, IlaVTaXoixiis'), Paradiso (napaiisiaavoj), (Atti e Memorie della Società storica istriana, voi. Piero (Ilepaxiis-, Ilexpixnr), Polo (IIoXsìxyis-), Querini (Koue- XIX. Parenzo, 1903). pivuj-), Renier (Ptvtipi)?, Penisi.2x117), Riva (AaptPoixD?), Parecchie delle attuali famiglie cretesi conser- Rizzi (PÌTftir), Salamon (Sghojìót), Sanudo (TSavouSstxn'r), vano ancora il cognome delle più nobili schiatte Tornado (To|i