I CENTRI ABITATI / generalmente ammessa e anche provata (1). Ma fra coloro che pretenderebbero che questa si chiamasse Kytaeon e quelli che Herakleion o Mation, non è troppo agevole risolvere chi abbia veramente ragione: sebbene al giorno d’oggi sia que-st’ultima l’ipotesi che viene generalmente accettata(2). Comunque fosse di questo, la nuova città fondata più tardi dagli Arabi sul posto dell’antica si chiamò stabilmente — dalla fossa che attorno ad essa girava — Khandàk(3). E tale vocabolo fu quindi accolto sia dai sorvenuti Bizantini, che la denominarono XàvS'ag (accus. XaivS'axx), sia dai Veneziani stessi, che il nome attinto dai Greci denaturarono prima in Candica (o Cantiga) <4), poscia, indotti da una falsa etimologìa, in Candida(,). E da Candida finalmente ebbe a derivare quel nome di Candia, che al nostro orecchio suona caro di tante memorie, quel nome che per merito dei Veneti si generalizzò in tutto il mondo civile per designare non solo la prima città del regno, ma l’isola intera di Creta (6) ; e il quale ancora oggi in tutto il mondo civile — tranne che in Grecia — conserva tale significato. I Turchi stessi denominano Kandie l’antica capitale del perduto possedimento. Quanto alla popolazione indigena greca, lasciato cadere in disuso il vocabolo Khandax, gli venne poco a poco sostituendo quello più popolare di Meghalò-kastron, o anche semplicemente Kastron, il castello cioè per eccellenza ; denominazione che presso i contadini è tuttora l’unica in vigore per denotare la città di Candia. Ma la parte ben pensante della popolazione, volendo per etnica fierezza abolito quel nome tanto strettamente connesso ai ricordi del veneto dominio(7), deliberò sostituirlo con quello che fu giudicato di gran lunga più glorioso di lràklion (’Hoàsdstov), della cittaduzza cretese cioè testé rammentata, di cui gli scrittori non ci tramandarono che il nome, e che nessuno più crede sorgesse nel luogo dell’attuale Candia. E per lràklion così il colto pubblico greco usa spacciare la nostra Candia. (•) Anche attualmente vi si trovano infatti di tanto in tanto tombe, vasi, e monete romane. (*) L. Mariani : Antichità cretesi. (Monumenti antichi dell’Accademia dei Lincei. Voi. VI, Milano, 1896, pag. 218). (3) Vedi più avanti. (4) Cfr. Canliga in un documento dei primi anni del sec. XIII (V. A. S. : Ducati ed Atti Diplomatici, busta VII). (3) Cfr. il Buondelmonti : Candida civitas albescit in muris, qttac a Graecis recte Candaca vocabatur. (C. Bondelmontius : Descriplio Cretae (in C. Cor-nelius ' Creta Sacra. Venetiis, 1755, voi. I, pag. 9). (°) Solamente una iscrizione latina del 1574, conservata alla Canea, la quale sfoggia cognizioni archeologiche tutt’altro che sicure, anche la città di Candia classicamente ribattezza col nome di Cytaeum. (7) N. Zvzupàxrt : l'TaTirrrucTì xoO jtÀnìuo^ioù TÌfr Kpóror. •AV.vwn, 1890. pag. 71.