XVI PREFAZIONE me potuti trovare che riguardassero direttamente progetti, fabbriche, restauri, modificazioni o demolizioni di qualche monumento in Creta. Per i successivi invece dovetti limitarmi a semplici estratti, pur ricopiando testualmente i passi principali o anche qualche atto intero più importante. Tale materiale, che nella pubblicazione pur non figurerà riprodotto che in minima parte, ne costituisce naturalmente la base fondamentale. Al lempo stesso poi non ommisi di prender nota di altre notizie interessanti la storia dell’ isola, badando specialmente a completare e correggere le serie dei magistrati cretesi, la cronotassi dei vescovi, l’elenco delle chiese e dei monasteri, la lista dei villaggi e quella delle famiglie nobili, la raccolta sfragistica e via discorrendo. Pur troppo anche questa volta la ristrettezza del tempo mi obbligò a fermarmi colle ricerche all’anno 1645, alla fatale invasione cioè dei Turchi nell’isola ed all’inìzio della celebre guerra che dovea terminare nel 1669 colla caduta di Candia. — L’enorme quantità di materiale da compulsarsi per tale periodo — data specialmente la stretta relazione dei documenti riguardanti le fabbriche con quelli relativi alle vicende storiche della guerra — mi ha indotto ad abbandonare pressoché inesplorato tale campo a chi intenderà trattare a fondo quell’interessantissimo periodo. Il male del resto è più piccolo di quello che possa sembrare a prima vista : si tratta infatti per lo più di lavori di fortificazioni, tumultuariamente costruiti, e dei quali poche tracce ancor si conservano. Fra le varie serie di atti dell’Archivio di Stato vennero spogliate le Deliberazioni del Maggior Consiglio, quelle del Senato (Misti e Mare, Secreti e Rettori), i Commemoriali, le Relazioni, i vari Dispacci dei magistrati di Candia. e altri documenti ancora. Nella speciale sezione dell’archivio del duca di Candia (l) vennero esaminate le Ducali e le Lettere ricevute, le Missive e Responsive, e le Deliberazioni, ma più o meno rapidamente furono scorse anche parecchie altre serie. Alla biblioteca di S. Marco gli studi furono estesi ai principali codici trattanti argomento cretese dei vari fondi; ed al Museo Civico ai manoscritti di provenienza Donà dalle Rose, Correr, Wucovich-Lazzari e Morosi ni, nonché a buona parte di quelli Cicogna. Se in tal modo, per quanto riguarda le costruzioni pubbliche in Creta, ed in modo particolare le fortezze, copiose notizie mi fu dato raccogliere — ecce- (') E. Gerland: Das Archiv des Herzogs voti Kan- vista italiana per le scienze giuridiche, voi. XXIX, dia ini k. Staatsarchiv zu Venedig. Strassburg, 1899 1-2) Torino, 1900. — L. Zdekauer : L'archivio del duca di Candia. (Ri-