16 orifìcio), mentre tutt’attorno corre il filo spinato, simbolo del duro calvario della trincea. Un leggio, lavorato finemente in ferro battuto, rinserra un libro in pergamena contenente la storia dei Reggimenti e dei Reparti di Fanteria. Tutto questo lavoro, sorto in silenzio e senza pompa, ed anche fra mezzo a difficoltà di vario genere, ha avvantaggiato non solo la Scuola, ma anche e più specialmente la Città che, per i suoi precedenti spiccatamente patriottici, meritava di essere adornata di questa grandiosa raccolta, e riceve oggi la consacrazione più alta e più sublime, quella della visita del nostro amato Sovrano, il Re Vittorioso. GIUSEPPE SITTI