4 pagne era già da considerarsi in precarie condizioni morali ; durante V ultima guerra invece molti dei nostri reggimenti sorpassarono notevolmente tale percentuale. Dei 674 mila morti ben 530 mila sono fanti, e del 1.100.000 feriti ben 830 mila sono fanti. E’ necessario pertanto che il giovane Ufficiale senta in quest' ambiente che deve formarne il carattere, aleggiare quello spirito che lo elevi al di sopra di ogni considerazione materiale per concepire la poesia del sacrificio, e perciò tutta la nobiltà di quest’ Arma alla quale deve dedicare per sempre tutte le sue energie fisiche e spirituali. La rievocazione delle gloriose tradizioni, resa manifesta dai cimeli che sono un ricordo vivo e palpitante dei fatti, è il metodo migliore per raggiungere questo altissimo scopo. Ho voluto inoltre completare la rievocazione ricordando in apposite scritte sulle pareti del vestibolo della Scuola le benemerenze dei Reggimenti di Fanteria di linea: Granatieri - Bersaglieri -Alpini - Mitraglieri - Reparti d’ Assalto - Reparti Coloniali, colle indicazioni delle ricompense avute e delle perdite subite durante la grande Guerra. Così ciascuno dei nostri Allievi ricorderà quale alto contributo la Fanteria abbia dato per la grandezza della Patria. — Esprimo la mia viva gratitudine alle varie Autorità e personalità che mi sono state larghe di incoraggiamento ed aiuto, e particolarmente al venerando Senatore Mariotti, all’ Illustre Sig. Podestà Avi’. Mantovani ed al Cav. Uff Sitti che col cospicuo materiale offerto in dono e colla preziosa loro opera hanno contribuito efficacemente al lusinghiero successo della raccolta. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE RODOLFO CORSELLI