sione rievocò nel Suo intenso discorso, L’assista in ogni avversità della vita e La benedica. « A nome anche della grande Famiglia dei Caduti accolga, Illustre Sig. Generale, col mio grazie più sentito, l’omaggio devoto e riconoscente ». Devotissima Obbligatissima TERESINA CHIESA E la Sposa di una medaglia d’oro (FALIERO VEZZANIl: .... « Ottimo padre, sposo amatissimo, integro ... conobbe una sola legge: il dovere... Sobriamente, semplicemente egli coi il suo esempio, addita ai giovani, futuri ufficiali, quest’unica asperrima strada. « Non inuiile sarà stato il sacrificio di Lui, di molti, che come Lui caddero per un’altissima meta se da quelle tombe partirà un ammonimento che sia guida, si leverà una luce che sia conforto per chi sa intendere i grandi cuori, le grandi opere... Sofia BRUNELLI Vedova Vezzani ». Un altro valoroso Caduto, pure medaglia d’oro (UGO POL-LONIO) così si esprime in una lettera diretta al padre come suo testamento prima della lotta: «... Il mio amore di Patria è un amore puro, bello, subii-ine; l’Italia che io amo non ha niente di tutte quelle piccinerie che appassionano gli altri. La mia Italia, l’Italia dei miei sogni mesti e nostalgici, ì l'ideale, è il Bello, il Grande, ciò che per gli altri è il Dio. «Se muoio, muoio nella piena coscienza del mio sacrificio: non sono affatto un incosciente, un esaltato, un ubriaco di parole. Muoio nella coscienza piena e serena di aver portato una briciola di lavoro ad un opera di titani, lieto e sicuro di aver cancellato con il mio sacrificio l’onta di una vita inoperosa, una vita da utopista, da sognatore, da ottimista stupido. « Non mi si rimpianga. Cercherò di far sì che voi siate orgogliosi di me. Non temo la morte, la guardo in faccia ed è bello; io non avevo mai provato una calma, una serenità simile a quella che ora provo, direi quasi che io vivo già di una vita differente da quella degli altri.. .