COLTIVAZIONE 1 l conifere e faggi, talora rigogliosi, che dal Birub&umer Wald per lo Javornik si stendono fin di là dallo Schneeberg, congiungendosi da una parte colla selva di Tarnova e dall’altra con quella del Lublonski. Nel bacino della Sava quasi tutto il suolo è produttivo. La pianura è coltivata a campi e prati, ai quali s’intermezzano, specialmente sulla sinistra del fiume, rigogliosi boschi di abeti e quercie; le montagne che la contornano sono quasi tutte coperte da boschi, ovvero da pascoli e praterie; nel fondo delle valli secondarie o in qualche piccolo pianoro riscontransi limitate culture di cereali. Sulla costiera infine del (¿uarnero, nei luoghi ben esposti, si coltiva con frutto l'ulivo c la vite: e nell’Istiia, attorno Polii, vivono persin l’agave ed il sughero. Il bacino dell'Isonzo, compresa la valle dell'ldria, è in generale molto boschivo (1). La selva erariale di Tarnova ha essa sola GO chil. di perimetro. In tutto il paese stato considerato' l’agricoltura è tuttora lungi dall'aver raggiunto quello sviluppo che la fertilità d’al-cune parti comporterebbe; la produzione in cereali, anche nelle buone annate, è inferiore ai bisogni della popolazione: meglio curato è l'allevamento del bestiame bovino. L’esportazione del legname da costruzione — di cui i principali centri di commercio sono Laak, Laibach, Ober Laibach, Loitsch e Rakek nella Carniola; Haidenscliaft e Gorizia nel Litorale — pouj. 2G — costituisce la principale ricchezza del (1) La coltivazione a boschi è senza dubbio assai ben regolata sul territorio austriaco, mentre su quello italiano le montagne del Friuli si trovano in uno stato di vera desolazione per denudamento e frane; ne fanno fede i larghi letti alluvionali di 'ragliamento, Colline, Meduna e Torre.