TERRENO 24& neralmente inferiori al o °/0, tutte le dorsali degli sproni ora detti sono corse da carrareccie a fondo non molto solido, con larghezza media di 2-3“, facili a carri leggieri nella buona stagione, fangose, malagevoli in inverno, in specie nelle discese alquanto ripide presso i casali Magut, Ronchi e Puppi. A nord del poggio sopra accennato, punto culminante •delle colline di Rosazzo, corre dorsale piuttosto stretta, la quale ora si deprime profondamente in larghe insellature, ora si risolleva in cocuzzoli tondeggianti, ricoperti da fitta macchia. Spicca sproni brevissimi, a fianchi'molto ripidi, boscosi, solcati da valloni profondi, non accessibili che con difficoltà a pedoni. Codesta sezione centrale è la più elevata e meno facile sezione dei colli di Eosazzo. A Rocca Bernarda, antico castello su largo poggio, eie-vantesi poco più di Rosazzo, la dorsale si allarga sensibilmente, si fa pianeggiante, coltivata, scoperta, e spezzandosi in numerosi sproni di eguale carattere, degrada insensibilmente verso nord, cadendo sul piano sottostante con fianchi dolcemente inclinati, per la maggior parte a vigneti, facilmente ed in ogni senso accessibili. Buone carrareccie solcano questa zona, ed una mediocre carreggiabile, eventualmente mantenuta, vi corre trasversalmente collegando le rotabili di Ipplis e di Corno di Rosazzo, che ne lambono i piedi occidentale ed orientale. Colline del Coglio. — Dalla cresta che accompagna in destra l’Isonzo da M. Corada alla goladiSalcano, — non molto larga, tuttavia facile a praticarsi fino a sud dal poggio di Vercoglia; stretta,rocciosa, impraticabileinferiormente — spic-cansi numerose ramificazioni in vario senso contorte, le quali scendono a morire con dolce pendio sulla pianura friulana, a cui sovrastano da Brazzano a Gorizia colle vette di M. I