ETNOGRAFIA 17 la valle di Resia e gli etnologia tedeschi fanno anche la sofistica distinzione fra friulani, (famiglia romancia) quelli sulla destra dell’Isonzo, e veneti quelli del distretto di Monfalcone, di Trieste, di Fiume e di tutta l’Istria. Adunque l’Alpe Giulia dal Tricorno al M. Nevoso è popolata da Sloveni, la qual razza, cosa curiosa da notare, impadronendosi di tutta la parte montuosa o collinosa non si è mai estesa alla pianura: permodochè il piede delle alture forma in molti tratti un limite ben definito fra gli sloveni e gli italiani, e dove le colline toccano il mare, come a Duino a Nabresina, benché, la popolazione sia slovena, le industrie marinaresche sono sempre esercitate da italiani. Gorizia, Trieste e Fiume, circondate da sloveni, sono abitate da italiani; la razza domi-natrice tedesca non vi è rappresentata che da soldati, impiegati, negozianti e da famiglie nobili. — 11 dialetto parlato dagli sloveni in tutte le vallate delle Alpi Giulie è il carnio /ano o krainerisch, dialetto slavo ; differisce alquanto dai dia letti parlati nellTstria che hanno qualche sapore romanico ; e tutti diversificano dallo sloveno ufficiale o grammaticale che s'insegna nelle scuole e col quale si pubblicano gli atti del-. l’autorità. Questa lingua, benché fornita da poco tempo di regole grammaticali di già possiede letteratura propria, che in un colla creazione delle grammatiche serbo croata e dalmata, costituisce ciò che chiamasi risveglio del sentimento nazionale nella Jugo-Slavia (slavi meridionali). Le piccole differenze esistenti fra quelle tre lingue e gli sforzi fatti per crearle e coltivarle potrebbero servire a determinare il grado di potenza di quel sentimento nazionale. Il contadino delle Giulie non capisce di massima nè l’italiano nò il tedesco: eccezione vuol esser fatta per gli individui che dal frequentare Gorizia, Trieste, ecc., o avendo fatto il servizio militare, hanno appreso qualche nozione .d’italiano o