GENERALITÀ 29 Confine politico. Stato attuale. — Dalla cresta alpina fra il varco di Garo-porosso e quello di Predii, separante le acque del Mar Nero da quelle del Mediterraneo, il confine orientale del r9gno fu dai trattati del 1866 condotto lungo il preesistente limite fra le provincie venete e la contea principesca di Gradisca e ’Gorizia (1), salvo alcune piccolissime rettificazioni. L’attuale confine, che appare esattamente segnato sulla carta al 75000 (2), staccandosi dalla dorsale alpina nel punto indicato e sino alle origini dellTudrio non segue sempre lo spartiacque fra Tagliamento e Isonzo, ma lascia all’Italia la testata del R. Bianco-Uccea, all’Austria gran parte della testata del Natisone e piccola parte di quella dell’Erbezzo. Ir seguito il thalweg dell’ludrio segna distintamente il confine politico sin presso ed a monte del punto di confluenza del Corno, dopo di che la linea di demarcazione vaga capricciosamente nella pianura di Palmanuova (attraversando la rotabile di Visco a 1613'" dal centro della tortezza, a 677m dal saliente della strada coperta della lunetta staccata) limitato-di poi nel suo tratto inferiore dalla roggia Castra e dal canale Ausa sino alla laguna ; l’apertura di Porto Buso sul litorale segna l’estremo limite di esso. Qnistione del confine orientale. — I dati di fatto sui quali le ragioni d’opportunità possono basarsi per rintracciare una soluzione del quesito sono i seguenti : (1) Stabilito dall’imperatore Francesco I con patente sovrana 7 aprile 1815, come si vede sulla carta incisa all’86,400. (2) I documenti originali al 28,800 sono conservati nell’archivio del Corpo di Stato Maggiore.