GENF.RAtlTA 41 E. S. Odorico, dall’acqua Agra e successivamente dai fiumi Taglio e Stella, ossia dai villaggi di Rìyìs, Codroipo, Romana, Ariis e Palazzolo. Analogamente gli straripamenti possono estendersi verso occidente sino alla linea formata dalla Roggia dei Molini e dal fiume Lemene, passante pei villaggi di Valva-sone, Casarsa e Portogruaro. La linea Rosa-Gleris-Cordovado-Portogruaro, stante il suo basso livello, rappresenta la direzione più probabile secondo la quale accadrebbe un cambiamento di corso del Tagliamento. Il deflusso delle acque di piena è reso più spedito dalle due rotte del Cavrato e del Masatto, quella del Cavrato, che incomincia a funzionare a 3m dell’idrometro di Latisana, ha servito, e serve tuttora benché in minor grado, a bonificare le paludi che fiancheggiavano il Lugugnana (1). La rotta del Masatto, non cominciando a funzionare che a 7m dello stesso idrometro, non ha arrecato vantaggi altrettanto rilevanti, e si pensa attualmente di chiuderla. La velocità delle acque durante le piene è torrentizia sin verso Madrisio e Malàfesta (2), per cui coll’innalzarsi del pelo d’acqua crescono rapidissimamente le difficoltà per tener teso un ponte militare superiormente alle indicate località ed è pericoloso il traghettare con barche. Sotto San Mauro la velo cità diminuisce alquanto, ma si hanno profondità considerevolissime e fondo poco buon tenitore. La portata massima al ponte della Delizia nella piena (1) Dove adesso il terreno è ben diverso da quanto risulta dal 7i>,000- (2) La pendenza del pelo d'acqua in piena sarebbe secondo alcun1 di .‘5-2 °%« pel tratto subito a valle del confluente <\>sa; di 2,9-2,5 ®%, dalla Delizia a San Paolo di Morsano; di circa 0,50 °°/m verso il mare. Quella di magra è variabilissima e senza confronto minore.