DESCRIZIONE DELLE STRADE 295 salita, ora in destra ed ora in sinistra del T. Grivò, che attraversa per ben tre volte su solidissimi ponti in pietra di recente costruzione, giunge a Stremiz. Quivi si trasforma in buona mulattiera, larga lm50-2m, la quale sale ripida a Canebola, intagliata in falda fittamente boschiva, donde proseguendo su versante scoperto a magri pascoli raggiunge e supera la larga, ma poco profonda depressione fra M. Iuanes e M. Calda. Dal colle (uorch di Canebola) scende per poco con non ripida pendenza, ed attraversa pianeggiante una stretta e lunghissima conca a pascoli, detta Pian delle Farcadizze, la quale si protende a nord con poche variazioni di altitudini sino a confondersi col largo ed ubertoso pianoro di Robedischia, nel quale si interrompe il ripido versante occidentale del M. Zavoglam (M. Lupia). La mulattiera nell’attraversare il piano di Robedischia s’allarga a 2-3®, con fondo ciottolato in quasi tutto il suo sviluppo, praticabile a carri loeali; a Robedischia scende con forte, pendenza, attraverso a fitta macchia, al Natisone, che passa su ponticello in pietrame con rampe fortemente inclinate da ambo le parti; di là sale con larghi risvolti a Lonch. Da Robedischia un’altra mulattiera scende direttamente con più forte pendenza al Natisone, che passa a guado, circa 1 chil. a monte del ponticello dianzi accennato, e collegasi alla precedente prima di giungere a Lonch. Quivi trasformasi nuovamente in carrareccia, larga lm80-2m, senza fondo, praticabile nella buona stagione a carri leggieri, la quale svolgendosi con dolcissime pendenze, or sulla dorsale, or sul fianco occidentale dello sprone che accompagna in destra il T. Biela, mette a Bergogna. Da Bergogna finalmente una mediocre carreggiabile larga 2-3m, a fondo piuttosto solido, ora in via di regolare sistemazione, passato il T. Biela su solido ponte ili pietrame,