§ 20. — CARSO DEI CICCI 0 DI RASPO — TERRENO 695 M. Raschuschiza (1077”), M. Schabnik (1018m), M. Orliak (1102m), M. Sia (1238m) e M. Berlosnig (1090m), degradano pressoché regolarmente ad anfiteatro a nord-est e a sud-ovest, svolgendosi con una serie di cocuzzoli, di vette rocciose e nude in gran parte, da cui scendono fianchi quasi ovunque ripidissimi ed inaccessibili, or nudi rocciosi, or rivestiti da fitta macchia, in specie fra Vodice e Mune, tra i fianchi di M. Sia e quelli di M. Berlosnig, ove stendesi la selva di Yeprinaz, e più in basso l’altra notti meno importante di Castua. A. sud-ovest l’altipiano precipita alle testate del Rosandra, del Recca, del Risano e del Quieto con inaccessibile salto roccioso, mentre a nord-est si avvalla per risollevarsi nel largo massiccio collinoso che accompagna in sinistra il Recca, dal suo sbocco a Dornegg alla grotta di S. Canzian. Radi s’incontrano su questo altipiano gli spazi pianeggianti atti ad accampamento di grossi reparti, pochi gli abitati, scarsa la popolazione, insufficienti ai bisogni locali i prodotti del suolo. Magri pascoli, pochi campi sul fondo di rocciose doline, su stretti terrazzi, sul fondo di avvallamenti nelle vicinanze degli abitati, e carbone, alla cui produzione atten-desi su larga scala, ne costituiscono le sole risorse. Scarsissime vi sono inoltre le sorgenti alla superficie del suolo, talché le risorse in fatto d’acqua riduconsi quasi esclusivamente a cisterne (conserve), la maggior parte scoperte, trascurate, che facilmente si essicano nelle stagioni molto asciutte, per guisa che gli abitanti sono talvolta costretti a provvedersi da lontane fonti dell’acqua necessaria. Meno aspre, qua e là coltivate, sono le falde meridionali del contrafforte in sinistra al Recca da Kozina a Sappiane, e quelle che con non ripido declivio degradano sul Quarnero dal seno di Voloscaallo sbocco del T. Reczina: più frequenti,