280 § 4. — VALLI DEL TORRE E DEL NATISONE or più spesso nudi, sassosi, non accessibili che con difficoltà ; ad oriente cade con parete rocciosa quasi verticale, inaccessibile affatto sulla gola di Pradolino. Roccioso del pari, ripidissimo, non accessibile che per pochi ed assai malagevoli sentieri, è il fianco occidentale di M. Mia, ove sovrasta alla gola di Pradolino: il dosso larghissimo, a pascoli, spoglio affatto d’alberi, declina sensibilmente verso Robig, ove cade sul Natisene con parete trarupata, difficilmente accessibile. Da questo contrafforte spiccansi a_ mezzogiorno numerose ramificazioni, le quali si interpongono fra il Cornappo ed il Malina, fra questo torrente, l’Ellers ed il Natisone.. Hanno dosso generalmente largo, a pascoli in gran parte scoperti, facili a percorrersi; fianchi piuttosto ripidi, per lo più rivestiti da macchie in alto, coltivati verso il basso, alquanto malagevoli a risalirsi. Sproni fra Natisone ed Erhezzo. — Finalmente gli sproni che spiccandosi dal Matajur. dal Ivuk e dal Colaurat scendono spartiacque fra il ventaglio di ruscelli che . concorrono nell’Erbezzo, hanno carattere pressoché uniforme ; dossi generalmente stretti, a cocuzzoli, disgiunti da poco profonde insellature, per la maggior parte spogli d’alberi, ovunque percorribili: versanti ripidamente inclinati nella loro parte elevata, rivestiti da macchie, con larghe radure a pascoli; verso il basso men ripidi, interrompentisi in stretti risalti pianeggianti, in falde a dolcissimo declivio, cosparse di abitati, in gran parte coltivate a campi, ovunque praticabili. Accampamenti e accantonamenti. Accampamenti di grossi riparti d’ogni arma sono possibili . ovunque nella zona di pianura descritta in questo paragrafo, e più specialmente sulla sinistra del Torre, fra Remanzacco e