ìi Libro Secondò. l'ano le parti dei Sacerdoti secundi ordini $ , comé ce lo insegna e testifica a dovizia il sopraccitato S; Gregorio in Ezech. Hom. 6 , «. 15. Non è credibile y che nei piti rimoti secoli i nostri Titolati si siano tanto dilungati da queste comuni pratiche , quanto ló furono poi. izoi) Andiamo innanzi. Spesso da nói fu considerato ciocché nei vecchi e recenti Monumenti sovente s’incontra, che cioè fino dalla più rimota antichità i Prelati nostri e i Pontefici e i Decreti replicatissimi del Principe hanno successivamente ordinato, che non sia promosso a Titolo superiore vacante chi póssede l’inferiore , quando a qtielló egli non sia idoneo. Ora io domando, sé non avevano per loro naturale istituto i vecchi Titolati nostri altro obbligo tranne quello il quale dicono alcuni che avessero, è egli mai credibile, chetante volte , e da tutti fusse inculcata l’idoneità à segno, che siansi vedute parecchie promozioni pei' saltum, ed altre annullate, perché l’eletto non era idoneo ài Titolo stiperioré ? 12O2) Si sono fatte rabbiosissime liti tra Clero e Prelati nostri circa l’esame dei Titolati, massimamente dopo le prescriiioni del Conciliò di Trento . Fu deciso finalmente e stabilito pér la pace, e per calmare gli animi posti in burrasca e tremanti per questi dissidj, che Diaconi e Soddiaco-ni già una volta approvati negli Esami per l’ordine sacro, non si esaminassero di nuòvo pel Tito- lo ; e che se il Prete nell’ esame non si trovasse idoneo , non venisse per questo tosto riprovato , ma gli si concedesse un anno di tempo per Studiare > c rendersi idoneo e capace, Possibile m3*1 >