33® Libro Secondo. biamo udito già il testimonio di Bernardo Giustiniano, che da principio i rifuggiti in Rialto Temalo carebatit ; che ¡¡epe sermo habitus erat inter incoiai , convenire tamen non poterant, aut de lo o y aut de sumtus collatione. Ciò mostra la condizione degli uomini di quel tempo non dissimile dallo stato di quelli, che incerti se dovranno soggiornare in qualche luogo , non curano gran fatto metter mano a fabbriche o spese. Ma ci fa vedere eziandio > che sono esagerazioni quelle di alcuni ■ Scrittori , i quali ne vollero far credere Astrea ritornata dal Cielo a’ tempi dei primi nostri rifuggiti. Non può tuttavia negarsi, che fino alla creazione dèi Tribuni , i Ministri Ecclesiastici non reggessero il popolo : nasceva ciò non tanto dal costume di molti luoghi, e dalla necessità delle circostanze , quanto dalla sincerità della fede loro, e dalla dirittura dei costumi. 1668) Crescendo gli anni e la popolazione, crebbero altresì i disprdini morali nei laici e negli Ecclesiastici. Consta che circa il 787 Fortunato Patriarca di Grado congiurò contro i Dogi Galbaj, onde nacque la celebre guerra col Re Pipino. Noti sono pure i tumulti di Cristoforo Damiato II, Vescovo Olivolense , e di Cristoforo Tancredo l’ipocrisia , de’quali può leggersi il Corner XIII, 7, segg• Sappiamo dal Libro Luftct & Zanetta, che nel 128:, 24 Gennaro, dal M. C. il Vescovo diEquilio che era bandito ottenne salvocondotto. Vedi il Sandi i, 20ì. Niuno ignora quanti Ecclesiastici entrassero nella Congiura Quirinotiepola : quanti disturbi recassero per le DecimeBartolomeo Qjfcrini, Pao- lo Foscari &c. Ma sarebbe superfluo stendersi qui