£6 Libro Secondo. 1278) Molte furono le sollecitudini del Principe perchè i Benefizi fossero posseduti dagli Ecclesiastici de’ quali' sono proprj , nè s’impetrassero indebitamente dalla Curia . Quindi non solamente evvi decreto del 1469 , 5 Maggio, Tlebania Venetiarurti non dentur nisifuerit dcliberatum per Concilimi Roga-torum: ma altro decreto del 1471 ordinò , Che i Dogi e loro prole non possegano Benefizi) Ecclesiastici . Sandi IV, 681. Vedi II, 369. E altro del 1472 , tilt. Giugno , Pregadi : che gii esteri non possano ottener benefizio nello Stato : S. T. I: ed altri ancora : ma basterà a noi rapportare soltanto qua un paragrafo del Diario di Girolamo Priuli , in cui notando le cose de’ suoi tempi, al Decem-bre del 1511 così scrive : Fu anco comesso al det* to nostro ^Ambasciatore, che arrivato, a Roma facesse veder e quanti sconcerti e pregiudizi nascevano nelle nostre chiese ‘Parrocchiali, perchè in Corte di Roma si disponeva li Tresbiterati, Diaconati, ^Acoliti delle Tieve e Contrade di Venezia , mentre tanti bonorati Sacerdoti con il lungo servir di più e più anni nelle loro Tarroccbie, vedevano darsi quel pane per H quale bavevano sudato tanti anni per ci-vcrlo, a Forastieri , & a Preti non mai stati in quelle chiese: onde se così doveva, camminare, non vi sarebbe più chi governasse le Parrocchie , nè le Chiese medesime . T^è li intrusi alieni non vi avevano minimo affetto, sicché tutto si rendeva mal of-fiziato, e le Chiese diventavano spelonche. Le commissioni a questo ^Ambasciatore Foscari furono così piaciute al Senato, benché lunghe e di molti particolari, che ebbero voti 180, nimo di nò, niunonon -sincero, cosa mai più veduta in Senato in tali ma-