C A !> O XI. ¿i leggesì appresso il Coletti pag. 105. Tlehanus ille, f qui eleBus fuerit, vel alio modo ipsius Ecclesia adi-pisci voluerit plebanatum > ut pote per piteras jL-poftolicas, vel Legatorum Sedis Apofiolicà babentium jurisdiBionem , non habeatur nec recipiatur in pleba-num , ni si prius juraverit bas constitutiones se per omnia, servaturum. Ita etiam observetur, si aliquis, Literas ^Apostolicas , vel Delegatorum , tam super beneficio ipsius Ecclesia > sive presbyter fuerit, sive Diaconus , sive Subdiaconus , vel Clericus , impetra-verit. Da questo Monumento apparisce , che molto prima ancora del 1293 s’impetravano le Lettere Apostoliche, non solamente per le Pievi e Presbiterati , ma eziandio pei Chericati ancora. Nè soflámente impetravansi i benefizj vacanti, ma quelli altresì che non ancora vacavano , contro il qual abuso vi è decreto del Senato nel 1401 , 26 Settembre , Che non s’ impetri nè accetti Benefizj non ancora vacanti , Stat. p. II, 1 , Lib. A pag. ¡7, 10, &c. 1277) Succedevano varie deformità in queste collazioni Pontifizie 5 come suole , venendo importunati o ingannati i Pontefici da coloro , i quali ■cercavano in Curia le gratificazioni per altrui. Ser-ya di esempio quanto si legge nelle Lettere Apo-stoliche di Sisto IV , in data 29 Luglio , 1472 nel Corn. XIV , 452. Trasferì egli dal Titolo Presbiterale in S. Fantino al Piovanato di quella medesima Chiesa P. Marco Maria , con. promissione però di rinunziare al .suo presbiterato , che esso Pontefice conferì ad Antonio Viviani fanciullo di anni a' XIII. Di simili collazioni, e dei disordini indi provsniv § ti, ne parla a dovizia il Cosmi, che potrà consultarsi Toty, V, E 1:i78)