Capò Xt. ni 1369 ) I Decreti poi appartenenti a questo sto« rico punto delle nostre Antichità , sono i seguenti. 1631, a Gennaro: Che se dentro al termine, prescritto dalla Bolla seguirà dopo la seconda Ballota tazione parità di voti, chiamato il Capitolo avanti li Capi C. X. ed estratto uno a sorte , egli per quella sol volta debba rinunciar liberamente il suo voto senza andar a Capitolo, e gli altri immediate debbano ridursi, ed elegger i Titoli vacanti. 1708, 21 Maggio: Che ordinando il Decreto 22 Gennaro 1631 l' estrazione d! tino de’ votanti in pa+ rità, nè diflinguendosi se passando 0 no la metà ; è dichiarato, che in pxrità di voti passando la metà del Capitolo, sia lasciata al ‘Prelato la preelezione del più degno per vita, coftumi e servitù. 137°) S’osserVi anco:\a , che nel 1669 , ti Lu-’ glio , in s. Trovaso cinque concorsero al Titolo Sudd. Due ebbero voti 3 favorevoli e due contrarii» Si fece altro esperimento in cui tutti cinque furono riballottati, e un altro allora ebbe egli pure voti tre propizj . I due primi che avevano avuti voti 3 ricorsero al C. X. cioè P. Antonio Man-druzzato e P. Lorenzo Toso . E gli Eccl:™ Capi d’allora Lunardo Marcello , Girolamo Basadonna e Angelo Zusto, a dì 18 d.° ordinarono : Che sii e 5 intenda tagliata l’elezione del secondo scrutinio, affinchè siano ¡'¿ballottati li due soli che sono stati superiori di voti. Nel giorno 20 d.° fattosi 1’ esperimento , restò eletto P. Lorenzo Toso : nè quel terzo, cioè P. Nicolò Basso, fu più ballottato. 19. Viti-