Capo XT. 341 vestimento : Dei secoli antecedenti non si hanno monumenti sicuri : ma egli è credibile che Patrizj ed Ecclesiastici in questa parte siano andati del pjii eziandio nei remotissimi tempi . I Visitatori Apostolici nel 1581 così parlano nei loro decreti: In iis qmc pct. ad Tar. n. 3 , p.47. 148. Cura s&p? accidcrit obvestium formam minime diversa n ab ea, flua- ut un tur Senatore: , Mcd'ci & Sacerdote: , ut idem Sacerdote: a Cx'.eris minime dignos:antur , & iccirco debitus illis honor exhibeatur , Ixicique banc ob cau:ara in sìispicionetn ìnciderint proniore: esse ad peccandrtm , cum illos Sacerdotes aut Clerico: esse plurimi nesciant ; vestes Clerici: & Sacrdotibus ac-lommodatus induant, manicis minime laxis . 1678) Era quella veste talare , con maniche assai larghe, quali ancora oggidì vediamo nei Savj, Avvogadori ec. cignevasi , e aveva il Cappuccio . Ìi comune dei Preti la portava nera : ma i Granati e i Piovani azzura, paonazza ovvero blo, e. >are che i Minoristi e i Zaghi la portassero grigi a. 1 cenerognola, tale comparendo in alcune pitture ; colore per ciò detto mitmgbin , cioè monacbin . Il Prelato Francesco, qualunque egli si sia, decretò.* \ullus Clericus audeat portare manicas revoluta: , if ipsarum suffulturas ostendat, Syn. pag. 32, Suf-ulturas appellando la fodera . Questo Francesco, «i si attribuisce un Concilio, dovrebbe essere Pa-■iarca di Grado, cioè o il Querini nel 1367, o Landò nel 1408. Ma dicendosi Vescovo , sareb-« il Faletro nel 1390. 1679) Che quella veste fosse talare consta non da varj documenti, figure e:, e perchè era lril>le alla veste de’ Nobili ; ma perchè ancora tro- Y J vasi