■¡$6 Libro Secondo. 1667. Lo stesso nel 2 Sin. nnulos aureos non deferant, nisi ex dignitatis privilegio id eis compe-tat, quiius etiam in altaris miniflerio prohibentw . E prima del Mauroceno , Federigo Corner , nel 1632, nei suoi Avvertimenti e Ordini così disse : dissolutamente gli proibiamo di portare l’anello in dito: perchè /’ uso di quefli non è permesso se non a, chi è in dignità , ovvero Canonico , 0 Tiovano , 0 Dottore ; purché sia uno so'o y e nel celebrare la Messa ss lo levino. 1454) Avvertasi, che tutti generalmente i nostri Prelati confermarono le Costituzioni dei loro antecessori de habitu, vita & honeftate elencarmi, e quindi da questi pure debbe intendersi vietato l’anello. Da tante Sinodali sanzioni apparisce abbastanza con quanta disubbidienza i Titolati portassero l’anello. Non è pervenuto a mia notizia, che il Clero s’ opponesse a questi mandamenti , e in. questa parte ancora appellasse a Roma . In fatti sarebbero stati ridicoli i nostri Titolati se avessero sostenuto di poter portare 1’ anello come cofti-tuiti in dignità. Non havvi dignità , quando non havvi prxeminentia cum jurisdidlione : e oltre a questo , non si trova mai, che i Prelati nostri abbiano nominati i nostri Titolati come persone , alle quali per la dignità l’uso dell’anello fosse permesso. 1455) Solevano forse taluni imaginare in se la facoltà dell’ anello , perchè sono investiti dei loro titoli per bimtum & annulum . La cerimonia della Berretta io non la credo fra noi più antica del 1581 , perchè allora soltanto per suggestione dei Visitatori Apostolici fu introdotto nel nostro Clero la berretta a Croce, il quale prilla usava una