Capo XI. 157 reflante si conservi per quello che succederà nel benefizio 0 Titolo. E perchè detto M.r R:w Ta:'“ molte volte viene alle carcerazioni dei Sacerdoti , ancorché benefiziati nelle Chiese di Venezia con molta facilità, perchè li pretesi deliti , per li quali si car erano non possono apportar, ancorché approvati, pena alcuna corporale-ad essi Sacerdoti ; e che più dopo che sono carcerati sebbene offeriscono idonea sicurtà de se reprsesentando ) vel de ftando juri, & judicatum solvendo , tuttavia ancorché sappia, che nel corpo loro non possa punirli , non vuole rilassarli, non oflante che ciò voglia: la ragione comune non solo nei "Preti, ma nè anco nei Laici, non essendo di bisogno del corpo carcerato p-:r la esecuzione della sentenza eh: possa succedere, poiché corporalmente non si possi punire: xAnzi essendo alle volte venuto a'ie carcerazioni senza alcuno preteso delitto, 0 processo formato, con vilipendio della Chierica, t scanda'o del popo'o: Ter tanto si supplica V. B. per onore e riverenza, della dignità Clericale, per conservazione della disposizione comune, ed acciò il popo'o non pigli scandalo , a voler sopra ciò pigliare qualche risoluzione, ordinando ambe a M. T^unzio, che per il tempo sarà in quella Cittaj che p:r via diricorso voglia ascoltare , e rilevare per giuflizia quelli cPreti, che indebitamente pretenderanno esser carcerati , confandoli di essa illegittima carcerazione; e il tutto si riceve-rà per grazid. J4M) La sacra Congregazione ancora approban-te summo Tontifice lodò in tutto le pie disposizioni fatte dal Priuli, ed egli ciò pubblico nel suo secondo Sinodo del Novembre, 1594, Cap. 16, pag. 44 >