Capo XI. 337 1’ amministrazion dei Sacramenti . Ma non sono degni di lode quei nostri maggiori del Clero che fomentavano tante cose di questo genere con quello spirito , che dalla Sentenza risulta del Belingerio. Nè si sarebbe così facilmente messo limite a questa utile pietà, se il Principe non avesse egli messo mano all’opera co’suoi autorevoli decreti. In tanto caricate le nostre Chiese di simili funzioni, hanno sempre distratto il Clero dall’attendere allo studio, e i Capitoli nostri hanno sempre avuta la buona grazia di anteporre i più zottici ma assidui in cotali funzioni , a quelli che più illuminati colle Confessioni , eoi Catechismi, e colle istruzioni cercarono di lavorare nella vigna del Padrone Evangelico . 1674) Ma veniamo al secondo caso, che esporremo con una lettera del Patriarca Priuli, la quale trovasi con altre di quel Prelato nello MS. Svaj. n. 1003. All ili.m3 Cardinale di S. Severina sommo Inquisitole : lll-r e R-m3 Sig. mio Coleri:™ ■ L’ anno 15 8y fu condannato da questo S. Officio dell' Inquisizione Girolamo clerico nella Chiesa di S. Maria Formosa collegiata di questa Città , come dalla copia del bando qui inclusa V. S. 1. potrà vedere : & sebben non si esprime nella sententi a la cauia de'la condannatone , consta nondimanco dal Processo , che fu per haver dato Oglio santo ad una meretrice, che i usava in atti dishonesti. Et sebene il detto delinquente sempre negò, & era de anni sedici in circa quando comesse il detto delitto, non di manco seguì la detta condannazione . Hor avendo lui campito il Tom. V. Y bari-