Capo XI. 363 1714) Sebbene dai Monumenti antichi che ci restano, come dal Testamento di Orso Partiziaco ! Vesc. Olivolense dell’853 , nel Corti. XI, 42, e dal Concilio del 1040, e da altri ancora , non s! possa formare grande concetto della scienza di quei Secoli, come lo accorda altresì il Sandi I, 123 , nulla di manco dobbiamo confessare, che il nostro Clero ebbe tratto tratto alcuni uomini luminossiml e celebri per scienza, e secondo l’indole dei tem-, pi eziandio molto distinti. Tale fu Pantaleone Zu-stignan adoperato nella Compilazione dello Statuto 1’ anno 1242 , dalla quale famiglia tanti altri uscirono eminenti in dottrina e Santità . Non inferiori dovevano essere quei 9 Piovani , che per ordine : del Senato nostro furono eletti dalle Congregazioni, e spediti al Concilio di Basilea nel 1453. Altri pure sono annoverati dal Sansovino, Mammoni , Foscarini , Agostini , Coronelli , Apostolo Zen, Tentori &c.Meno forse è noto il Veneto Sacerdote Gianagostino Panteo , che nel 1 j 3° , nel suo libro intitolato Foarchadumia. insegna i Caratteri essere a noi pervenuti da Enoch, comedichiara il Bangio nel suo cdum Orientis pag. 19, e 104, 127. Esiste Impresso il Sig.' Abb. Liiigi Canonici ut? MS. in 4:'0 avente questo titolo : Recoltila Bibie recondita per Maphaeum Contareno Tatr-™ Ve-netiarum , il quale governò la nostra Chiesa dal 1455 fino el 1460. Comprende pag. 310: a’ Capi generali soggiugne i luoghi della S. Scrittura che vi appartengono. V. gr. al Capo Abflinentia , &i E Continentìa , si soggiugne il luogo XIX Reg. ter-tio, ove si legge , Helias comedit & bibit, & am-balavit &c. Nel fine portansi i luoghi profetici ,