2 88 Libro . S eco Std o. tamqnam Comissarios q:m Matthai Fornata patris ditti diloysii. Non bastava ai Preconi clericali esserlo del Vescovo , se ancosa non lo fossero stati della Curia del nostro Signore. 1620) Era questa certamente un assai sconcia condotta, niente uniforme allo spirito Apostolico, che pur mettevano per sua base , anzi molto diversa da quel giudizio paterno e mansueto > per il quale ricorrevano ai Vescovi i primi Cristiani . Dovevasi ben vedere,, che se i seguaci della fede di Gesù Cristo erano divenuti così depravati, che non potessero più tenersi in freno colle ammonizioni e censure Ecclesiastiche > ma avevasi mestieri di tortura, carcere, galera ec. dovevansi lasciare a quella Podestà, che non sin? causa gladium portai , nè più dovevano gli Ecclesiastici ingerirsi coattivamente nelle cause e giudizi criminali e civili dei Cristiani. Ma l’ignoranza dei secoli, che non sapeva altro che il corrente , fomentata noti solo dalle merci adulterine di certi raccoglitori de’ Canoni e Decretali, ma forse ancora da angosciose scrupolosità , o qualche mondano interesse in alcuni privati , non lasciava per anco penetrare bene addentro nel vero , e quanto più moltiplicavano i rei , tanto più degenerava in secolaresco il Foro Ecclesiastico . 162.1) Nè qui fermossi il male. Come gli uomini ribaldi attrappavano ogni occasione per commettere l’iniquità, così l’urto, che a vicenda davansi le due Podestà rallentava la briglia ai misfatti, nè ì delinquenti venivano sempre puniti secondo i loro demeriti. Per pagare meno di gravezze ; per non soddisfar ai propri creditori ; per commetter delitti atror