35^ Libro Secondo* si riputa vano un frpllo . Vesti poi chiuse al collo Jeesi intendere le non in tergum a cervicihus refle-xas, come parla il Priuli Cap. 18. 1. Della Berretta a Croce : 1703 ) Fra tutte le maniere di vesti anticamente usate dal Veneto Clero, la Berretta fu di più gravoso affare onde sostituirvi quella , che dicesi a Croce, cioè con tre spighi o ali al di sopra eminenti . Un tempo la Berretta ancora Clericale era simile a quella dei nostri Nobili ; vuoisi dire di forma alla greca quale vediamo nelle due imagini portate dal Corner I, 97, e XI, 80, non già simile a quella, la quale oggidì i Nobili nostri portano in mano, e fa loro il servizio di tasca o scarsella , quale sembra essere stata ab origine quella dei Dogi , giacché tale berretta posta in testa non è guari dissimile dalla figura del Corno. 1704) E’incredibile quanto si studiassero i nostri Ecclesiastici per scimieggiare in tutto il culto e vestito esterno dei Nobili. Ce lo ridice il Priuli nel Cap. 2 8 del primo suo Sinodo : Sperantes brevi futurum, vt perpauci illi, qui adhuc veftes & biretum forma non dissimilis ab eis, quibus alia: secu'.ares persona utuntur, sponte sua deponant. Fu un colpo da Maestro quel perpauci > affiti di dolcemente , ma con efficacia insinuarsi negli animi del suo Clero : per altro ed erano parecchi , e sediziosi quelli > che ostinatamente ancora volevano conservare il vecchio culto, e però temendo egli le persuasioni di questi , ordina a quelli che già eransi riformati , ne Biretum cruciatum deponant, veftibusque manicatis > & Bireto rotando in pojìerum utantitr. i7°5)